Storia
In epoca romana nel territorio del comune era presente il centro abitato di Tres Tabernae, da cui passava la via Mediolanum-Placentia, che metteva in comunicazione Mediolanum (Milano) con Placentia (Piacenza) passando da Laus Pompeia (Lodi Vecchio).
In passato i due nuclei che ora compongono l'abitato, Fossadolto (Fossato Alto) e Borghetto, avevano vita autonoma.
Il primo, feudo del capitolo milanese (XI secolo), fu al centro di aspre lotte tra i Torriani e i Visconti (XII e XIV secolo), appartenne ai Rho nel 1481, ma nel 1633 era ancora libero comune.
In età napoleonica (1809-16) al comune di Borghetto fu aggregata Graffignana, ridivenuta autonoma con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto.
Nel 1863 Borghetto assunse il nome ufficiale di Borghetto Lodigiano, per distinguersi da altre località omonime.
Monumenti e luoghi d'interesse
Nell'abitato si distingue, quasi isolato nella piazza principale, palazzo Rho, costruzione tardogotica in cotto (XV secolo), attuale sede del Comune.
Il Palazzo all'ultimo piano ospita il Piccolo Museo dei Lavori Umili.
A fianco sorge la parrocchiale di San Bartolomeo, trasformata dal restauro ottocentesco.
Da ricordare ancora la villa Rho Confalonieri Belgioioso e la villa Ghisalberti Nocca a Vigarolo.
Dove sono collocati i sassi
Parco della pace
L'albero della vita è simbolo di rinascita. Una donna libera dal suo aguzzino deve avere la forza di rinascere e riprendersi la sua vita.
La violenza è una malattia. Una malattia che danneggia tutti coloro che la usano indipendentemente dalla causa.
La violenza è una mancanza di vocabolario.
Realizzato da: Bonatti Nicolas e Bonatti Cristian Federico